"Animal farm concert" , in due movimenti - per flauto, oboe, clarinetto, clarinetto basso, fagotto, corno, tromba, trombone tenore, trombone basso e tuba è concluso. Si ispira ai primi due capitoli della "Fattoria degli animali" di G. Orwell.
"Animal farm concert" , in due movimenti - per flauto, oboe, clarinetto, clarinetto basso, fagotto, corno, tromba, trombone tenore, trombone basso e tuba è concluso. Si ispira ai primi due capitoli della "Fattoria degli animali" di G. Orwell.
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“Il viaggio del principe bambino”
musica di Valerio Loraschi
Ispirazione
Il lavoro si ispira al racconto “Il Piccolo Principe” di Antonie De Saint-Exupery.
Parti e organico strumentale
E' articolato in quattro parti. Ogni movimento corrisponde a un episodio del libro.
E' previsto il seguente organico strumentale:
la prima parte è per Mandolino e Violoncello;
la seconda parte è per Clarinetto in si bemolle e Tuba;
la terza parte è per Oboe e Fagotto
la quarta parte è per Oboe, Clarinetto, Fagotto, Tuba, Mandolino e Violoncello
Durata prevista
52 minuti circa
Finalità didattiche
Permette di:
fare conoscere i timbri degli strumenti proposti prima a coppie e successivamente insieme (questo consente all'ascoltatore inesperto di individuare con facilità i timbri degli strumenti per poi saperli riconoscere e seguire anche quando, nella quarta parte, l'organico strumentale si proporrà come ensemble;
farli (gli strumenti) dialogare con melodie e leitmotiv che giocano tra loro contrappuntisticamente.
Realizzazione scenica
Il lavoro si presta a un ventaglio di possibili rappresentazioni sceniche. Al riguardo, vengono elencati alcuni spunti e suggerimenti:
solo con l'organico strumentale indicato;
come il punto precedente ma aggiungendo un attore che svolge il ruolo di narratore (ogni movimento viene preceduto dalla lettura dell'episodio corrispondente);
come il punto precedente ma aggiungendo uno o più altri attori che recitano i dialoghi;
come i punti precedenti ma aggiungendo delle scene tradizionali o multimediali e delle coreografie o con azioni mimiche;
altre modalità.
Sistema musicale utilizzato
“Il viaggio del principe bambino” è stato composto sulla base di un originale sistema che l'autore ha inventato e denominato “Fibonalità”. Esso è ispirato alla sequenza che ricorre spesso nella natura e nell'universo: la sequenza Fibonacci”.
Questo lavoro è ispirato ai primi nove episodi dell'opera letteraria di A. De Saint-Expéry “Il piccolo principe”. Il piccolo è principe nel senso etimologico: "primo" o "principale". Ma di cosa è primo?
Il narratore ritrova il suo alter ego, l'Io bambino, incontrando il Piccolo principe. La precondizione di tale incontro risiede nell'evento traumatico dovuto all'improvviso guasto dell'aeroplano condotto dal narratore in uno dei luoghi più solitari e silenziosi della Terra: il deserto. Ed è proprio questa sosta nel deserto che permette ad entrambi di fare nascere una riflessione "a due voci" che si focalizza verso l'essenziale , inteso come essenza della vita.
La seconda parte inizia dall'episodio X avente il "Re", come "spalla" al nostro protagonista e si conclude al quindicesimo con il "Geografo".
E' un viaggio nel mondo degli archetipi o dei demoni degli adulti. Vivono una solitudine interiore, disconnessi dalla vita. Automi egocentrici che abitano solitari nei loro pianeti/monadi. Le semplici, ma insistenti domande del principe bambino, un piccolo Socrate, che raggiungono inaspettate i personaggi incontrati, mentre stanno svolgendo le loro attività, creano a questi ultimi un barlume di riflessione. Il Piccolo principe accende nelle loro coscienze la possibilità di liberarsi dalle catene dal ruolo che interpretano. Per tutta risposta, le spegneranno immediatamente in quanto prevale in quelle menti alienate la necessità di adempiere al compito che si sono dati o che hanno subito. Infatti riprendono, poco dopo, a svolgere l'attività, indotti soprattutto dal loro ego che li ha schiavizzati, come se quell'interruzione fosse un "guasto tecnico" da risolvere all'istante facendo un gesto di routine che rimette in moto, come fosse una chiave di accensione, l'inesorabile meccanismo mentale di ognuno di essi.